APatr 1680 la chiesa di S.to Martino
La chiesa parrocchiale di Ronco, dedicata a san Martino, è menzionata per la prima volta nel 1498 (Plebani 1976, 15; Gilardoni 1979, 200-210). La struttura del quindicesimo secolo aveva le dimensioni attuali in quanto a superficie e fu in seguito modificata unicamente nella sua altezza; il coro a volta gotica a crociera era interamente affrescato e il soffitto della navata era più basso, in legno. Lo stesso coro fu ristrutturato in passato almeno due volte, fino ad assumere l’odierno assetto barocco. Nel Seicento si volle erigere una volta sopra la navata, opera che necessitò di possenti pilastri di sostegno. Le pitture della volta, opera di un Maffioretti di Brissago e di un Andrea Ciseri, sono datate «1642». Una nicchia, conservata nel muro meridionale della navata, presenta resti di pitture forse quattrocentesche, tra cui si identifica un san Defendente, santo martire, soldato della Legione Tebea molto venerato nell’Italia del nord a partire dal Trecento. Questa nicchia rappresenta forse ciò che rimane di un’antica chiesetta anteriore. Robertini (1974, 326) sostiene esplicitamente che la chiesa sarebbe una ricostruzione fatta sul sedime di edifici più antichi. Le pitture più pregiate sono quelle di una rappresentazione dei mesi di Antonio da Tradate del 1492. Notevoli anche due pannelli di altari in scagliola. Il san Martino sopra l’altare maggiore è opera di Antonio Ciseri (1821-1891), illustre pittore ronchese. Il bel campanile cinquecentesco è attribuito ai brissaghesi Giovanni e Pietro Beretta, padre e figlio.