Imponente casa di proprietà della famiglia Poroli Felice; è stata chiamata el Vaticáno in tempi relativamente recenti a causa della sua mole. Presentava infatti dimensioni simili a quelle dell’odierno palazzo scolastico, che sorge ora in quel punto. L’entrata era sul fronte; vi erano un cortile interno e due scale d’accesso agli appartamenti sui lati. Il complesso presentava poi due forni, uno per lato. Il muro dell’odierno cortile delle scuole presenta un vecchio grottino a volta; sopra c’era una cisterna, che raccoglieva l’acqua piovana. Si nota ancora oggi la tubazione dell’acqua. Si tratta dell’unica testimonianza di una cisterna nel villaggio (ne sorgono invece alcune ai monti e due ai margini dell’abitato). Dopo le scuole, lungo la strada che entra in paese, vi sono sul lato destro due antiche case a torre, gli antichi proprietari delle quali non sono più identificati. Quella ad angolo sulla Salíta Novèlla (67) fu comperata dal Nardín, Bernardino Poroli Bastone. Il possente barbacane, che ha un aspetto antico, fu costruito da Vezio Lamberti (1883-1938), perché la casa era pericolante.