Pianoro con acqua scarsa al cui approvvigionamento provvedevano i Pózz dala Vórp. Durante periodi di forti piogge vi si formava un laghetto, che veniva frequentato dai ragazzi per svago. Anticamente vi sorgevano un pozzo e una cisterna usata per raccogliere l’acqua piovana. Il territorio è qui in buona parte proprietà dei Lorini, in seguito a un raggruppamento dei terreni. Nel Novecento, Calz fu abitato in permanenza; più addietro, solo da marzo a novembre, essendo stato come tutti i monti sede di transumanza. Vi sono nei dintorni i resti di almeno cinque fornaci e tracce di cave. L’etimologia locale fa derivare questo nome da quello della calce.