Un tempo spiazzo erboso attorno a un albero di ippocastano. L’autopostale fu per molti anni l’unico autoveicolo che raggiungeva Ronco; l’autista era uso parcheggiarlo sotto le fronde dell’albero. La Castégna era tradizionalmente il ritrovo di giovani e anziani, che vi si recavano a chiacchierare e a cantare.
Archivio Autore: Alice Roobbiani
Contiguo alla chiesa parrocchiale (1) verso monte, sorge l’oratorio di San Ròcch. Era stato edificato negli anni precedenti il 1636, ampliando strutture antiche, come sede della Confraternita di San Rocco (Plebani 1976, 19). Il pavimento portava due antiche lastre sepolcrali circolari, e si racconta che molte ossa trovate all’epoca della ristrutturazione della piazza della chiesa fossero state depositate nella cripta di questo edificio. Le strutture antiche potrebbero essere i resti di edifici cui accenna Ballarini (1619, 279), di proprietà delle Umiliate, delle quali esisteva un convento sull’Isola maggiore (nel territorio comunale di Brissago).
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